Il cielo è ancora buio, una notte d'estate che ancora non
ci pensa di svegliarsi. Ma il rifugio brilla di luce che punge gli occhi
arrossati di sonno e di aria sottile.
Sono
debole perché ieri ho mangiato troppo poco, avevo lo stomaco chiuso, ma sto
molto meglio e mi reggo salda in piedi.
Usciamo sul ghiacciaio, noi, come tratti di unione tra
il gelo bianco e compatto e il blu cupo rarefatto.